Spesso ci facciamo prendere da una sorta di ansia di autodefinirci “perfetti” in base a criteri nostri o degli altri, della società. La nostra ricerca di perfezione spazia su mille aspetti, (il corpo, la salute, la casa, il ruolo familiare, lavorativo, i figli ecc.. ), e ci rende agitati e vittime della nostra realtà. Per poter scegliere consapevolmente i nostri pensieri e il nostro atteggiamento di fronte alla nostra umana situazione all’interno del processo evolutivo abbiamo bisogno prima di tutto di comprendere.

Immaginiamo di avere tra le mani un seme di un melo. Quel piccolo seme che teniamo tra le mani non è ancora un albero di mele ma nel suo essere seme è perfetto così come è. Quando pianteremo il semino crescerà un germoglio che non ci darà ancora mele ma in quella fase della crescita del melo è perfetto così. Poi il germoglio crescerà e diventerà una piantina che potremo trapiantare in un bel terreno fertile, le sue mele non le mangiamo ancora ma lei è perfetta nel suo essere pantina. La nostra pianta crescerà e arriverà il tempo della fioritura e quel tempo sarà perfetto nel suo processo evolutivo così come sarà perfetto il momento in cui potremmo cogliere delle belle mele profumate e croccanti, quando le foglie diventeranno gialle e cadranno, quando ormai spoglio in inverno sembrerà secco e quando a primavera rispunteranno fiori e tenere foglioline.

La stessa cosa vale per l’uomo: è esattamente come dev’essere per il suo attuale stato evolutivo. Diamo il tempo al nostro semino di crescere senza sabotare la fiducia e l’amore per noi stessi esigendo una perfezione irrealistica. Amiamoci incondizionatamente così come siamo nel nostro processo evolutivo, sapendo che stiamo avanzando verso una luce più grande e che lo stato in cui siamo è lo stato perfetto per arrivare a questa luce quando sarà il momento.

Per crescere ed evolvere abbiamo bisogno di accettarci per quello che siamo ora. Nel momento in cui ci amiamo incondizionatamente per quello che siamo accadrà la magia della trasformazione, ci sarà spazio per essere anche altro nella leggerezza che contraddistingue ogni anima in pace.

Troveremo la pace solo se la sappiamo trovare qui e ora. Se riconosciamo la perfezione nell’imperfezione del presente li troveremo la pace e la felicità che tanto rincorriamo.

Spegniamo l’interruttore del giudizio e godiamoci le nostre imperfezioni
  • Passo #1: testimone di te stesso.
    Rallenta, fermati, ascoltati e osserva cosa ti sta succedendo.Sei consapevole di quando ti giudichi o di quando stai male perché non ti senti abbastanza perfetto?
    Che cosa ti stai dicendo?
    Dove senti questo giudizio dentro di te? Come si manifesta?
    Osserva il tuo respiro, com’è?
    Per diventare padrone di te stesso hai bisogno di capire quali sono i pensieri che ti rendono prigioniero della tua realtà.
  • Passo #2: prenditi la responsabilità dei tuoi stati emozionali.
    Respira profondamente e lascia andare pensieri e sensazioni che hai osservato prima.Ti suggerisco un esercizio di respirazione ottimo per rilassarsi: Il respiro del vento.
    1 – Siediti con il busto dritto, le spalle distese, le braccia rilassate, le mani poggiate nel grembo e percepisci il respiro calmo e regolare. Resta così per alcuni minuti.
    2 – Pensa al vento, un vento forte con un suono profondo e riproduci questo suono con il tuo respiro. Inspira normalmente dalle narici ed espira dalla bocca con le labbra raccolte al centro a formare un piccolo cerchio, come per fischiare. Anche la lingua aiuta a modulare il suono del vento. 
    Non deve esserci alcuno sforzo in questo respiro, dopo qualche attimo si sentirà un suono dolce che calmerà la mente. 
    (Il grande libro dello yoga, Gabriella Cella Al-Chamali)
  • Passo #3: scegli i tuoi pensieri.
    Sostituisci i pensieri limitanti con frasi potenzianti che ti permetteranno di de-programmare ciò che non ti serve più.Io valgo come sono.
    Non ho nulla da rimproverarmi, posso accogliermi con tutte le mie debolezze.
    Sono perfetto nella mia imperfezione.
    Voglio aprirmi alla vita.
    Va tutto bene, tutto va bene. Mi affido alla vita.

Forse le prime volte ti dimenticherai di seguire questi tre passi, forse poi accadrà che li sperimenterai e non ci riuscirai. Non importa, tu riprovaci. E’ solo questione di allenamento. Dovrai essere persistente come un atleta per essere padrone della tua vita.

Buona vita.