Ti è mai capitato di essere con le persone che più ami e di non sentirti ascoltato? Oppure di essere lì ad ascoltarle e di sentirti dire che non stai ascoltando? A me sì, molte volte. Oggi voglio condividere con te una delle più importanti cause di interferenza sull’ascolto.

Partendo dal presupposto che ci siano il desiderio e l’intenzione di ascoltare, quando ci relazioniamo con persone per noi significative è facile che il problema di uno si trasformi in un problema anche per gli altri.

Immaginiamo che io sia al parco con mia figlia Sofia di 4 anni e che lei inizi a litigare con un’amichetta per un gioco che non vuol condividere, in quel momento Sofia ha un problema da gestire; immaginiamo che nel vedere la scena mi sale una gran rabbia perché per me la condivisione è un valore importante, mi dispiace che a quanto pare non sia così per Sofia e poi ci sono anche le altre mamme che mi guardano con aria giudicante, in quel momento anche io ho un problema da gestire.

Il punto è: quando mi avvicinerò a Sofia per capire che cosa sta succedendo, saprò mettere da parte il mio problema e ascoltarla? oppure mi avvicinerò con la mia rabbia e il mio problema? Scegliere da che parte stare farà la differenza sulla qualità e l’efficacia del mio ascolto.

Di chi è il problema?

Un trucco per poter stare facilmente nell’ascolto è quello di riuscire a distinguere chiaramente di chi è il problema.

Questa domanda dovrebbe guidarci ogni volta che ci avviciniamo ad un nostro caro per “ascoltarlo”. Se vogliamo ascoltare dobbiamo imparare a mettere da parte il nostro problema e fare spazio al problema dell’altro.

Non è sempre facile definire chiaramente i “confini” del problema e definirne con chiarezza la proprietà e questo è il motivo per cui è spesso più facile aprirsi e sentirsi ascoltati con persone estranee che non con familiari o persone a noi care.

Il fatto che sia un po’ più complicato ascoltarci con le persone a noi più care sarà la nostra sfida a sviluppare ancora di più la nostra capacità di ascolto.

Che cosa possiamo fare allora per allenarci a superare questa sfida?

Iniziamo con un esercizio di consapevolezza. Allenati a farti questa domanda “Di chi è il problema?”. Nelle situazioni che ti capita di vivere quotidianamente, in famiglia, al lavoro, nel tempo libero comincia ad osservare gli altri e te stesso ponendoti proprio questa domanda.

Solo dopo aver chiaro di chi è il problema possiamo impegnarci a capire quale sia e come si possa gestire.

Se hai voglia di farti qualche risata e capire meglio cosa significhi tenere separati i nostri problemi da quelli della persona che stiamo ascoltando ti suggerisco di rivedere questo film con Meryl Streep.